In questo articolo ho deciso di affrontare un argomento legato all’emergenza Covid-19 ma dal punto di vista dei cambiamenti che il mercato cinese ha subito. Ecco a te 7 best practice direttamente dalla Cina, linee guida o spunti di riflessioni su soluzioni pratiche che i brand hanno a disposizione per reagire all’emergenza.
7 best practice dalla Cina
Come abbiamo visto in un precedente articolo, ci sono settori che hanno subito di più l’emergenza sanitaria e altri meno. Vi riporto questa slide di Cerved che ha analizzato i 10 settori con le performance peggiori e i 10 settori con le performance migliori.
Ho deciso di portare la mia attenzione su quei settori che hanno performance peggiori per poter dare suggerimenti utili proprio a chi risente di più dell’emergenza.
Vediamo quindi le 7 best practice dalla Cina, in particolare per il settore del retail, degli eventi, del turismo.
1. Gli eventi diventano digitali
Guarda ad esempio la Shanghai Fashion Week, si è svolta completamente online. Guarda il video.
A causa della pandemia da Covid-19 gli organizzatori hanno ben pensato di portare tutta la fashion week edizione autunno-inverno 2020 completamente online. È il primo evento mondiale tutto in digitale ed è una risposta davvero intelligente oltre che un modello da imitare anche per l’organizzazione della nostra Milano Fashion Week.
In questa slide i risultati che hanno ottenuto con questo evento
2. Proximity shop
Come ho detto questa crisi è a livello globale ma ha impatto locale. Ecco che lo shopping di prossimità diventa molto importante per le persone e soprattutto diventano sempre più essenziali strumenti come WhatsApp Business.
In modo che una piccola impresa possa:
- Creare un proprio profilo aziendale con informazioni utili per i clienti, come indirizzo, descrizione dell’attività, indirizzo email e sito web;
- Gestire velocemente più richieste grazie alle risposte rapide: si può salvare e riutilizzare i messaggi che invii di frequente in modo da poter rispondere velocemente alle domande più comuniù;
- Impostare un messaggio d’assenza quando non si è in grado di rispondere;
- Etichettare i contatti per ritrovare semplicemente le richieste.
3. Contactless delivery
La consegna a casa completamente controllata che evita il contatto nella consegna del pacco. Nella maggior parte dei casi i driver hanno con sé un documento sullo stato di salute. Grazie alla collaborazione tra shoppers e fattorini si depositano i prodotti sul luogo in cui vengono richiesti senza lo scambio fisico. Starbucks ad esempio ha chiesto ai clienti di ordinare online e poi ritirare la propria bevanda sul tavolo del negozio non appena ricevono la notifica dell’app.
4. Consegna automatizzate
Al trend contactless delivery si aggiunge, soprattutto per i big players del settore, anche l’implementazione di consegne automatizzate grazie a piccoli robot e droni.
5. New Brand Communitication
La parola d’ordine è OmniChannel. Cambia la comunicazione dei brand e gli strumenti digitali a supporto della vendita e soprattutto del coinvolgimento delle persone. Vedi ad esempio il case study di Florentia Village, the new shopping experience.
6. Live streaming commerce
Momenti in diretta in cui influencer o esperti del settore fanno una dimostrazione dei prodotti e le persone possono comprarli in diretta. È un trend molto forte, già si sta attuando anche in Italia in modo meno evidente. Sicuramente da ora in poi, grazie al forte aumento della domanda online, vedremo canali e brand attivarsi di più in questo senso.
7. Travel alert
Per il settore turistico quello che fa piacere e che probabilmente sappiamo tutti è che la voglia di viaggiare rimane ed è molto forte. Sicuramente in ottica dell’accoglienza di turisti nella principali città italiane ci sarà sicuramente bisogno di offrire servizi legati all’informazione e sanificazione dei luoghi. Dei veri e propri “alert” che informano ad esempio sul numero di persone che si trova in una zona, su dei punti per igienizzarsi, sulla temperatura delle persone presenti all’interno di un luogo chiuso e via dicendo. Tutto questo per aumentare la tranquillità e ovviamente la sicurezza e protezione della salute di tutti.
Molte cose sono cambiate ed è giusto rivedere il proprio modello di business per adattarlo alle nuove abitudini di acquisto e soprattutto alle nuove normative. Però attenzione: non lavorate pensando che i cambiamenti radicali, più significativi, che ci sono in questo periodo di forte emergenza siano poi definitivi.
La domanda giusta da porvi e che vi pongo è:
Cosa è cambiato che continuerà ad essere così anche quando rientreremo in una situazione di normalità?
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