Scrivere o descrivere? Questo è il problema.
Accontentarsi di “tracciare su una superficie i segni convenzionali di una lingua o di un codice, in modo che possano essere letti”, oppure “rappresentare con parole, in modo più o meno particolareggiato”? Ovviamente la differenza tra questi due termini, fondamentali per qualsiasi scrittore o aspirante tale, non è da ricercarsi nella mera definizione di un vocabolario. Sul web spopolano consigli su cosa fare e non fare, perché scrivere e come descrivere, ma la realtà è che dipende da che punto di vista si guarda la cosa. E soprattutto dal punto di vista di chi scrive o descrive.
Dividiamoli per categorie: giornalisti da una parte, scrittori dall’altra ad esempio
Partiamo dai primi. A qualsiasi giornalista che si rispetti, la prima cosa che gli verrà insegnata sarà l’imparzialità. (Almeno questa è la “vecchia scuola”). Sei un vero giornalista (attenzione, non opinionista), se alla fine del pezzo il lettore ha pienamente chiaro il concetto, ma non ha avuto la possibilità di capire il tuo punto di vista al riguardo. Sei un racconta-fatti. Sei il tramite tra la notizia e il pubblico finale. Scrivi bene, scrivi tutto ciò che sai, ma non puoi descrivere il tuo punto di vista.
Tutt’altra storia per la categoria degli scrittori/autori
Prendiamo ad esempio un aspirante scrittore di romanzi: lì il suo punto di vista è fondamentale, reale o romanzato che sia. Non può parlare di un personaggio elencando le sue caratteristiche come se fosse la lista della spesa. Lo deve proprio “descrivere”: in maniera particolareggiata, sentita, in modo da far entrare il lettore in empatia con i protagonisti del racconto.
Il bravo scrittore è colui che riesce a farti entrare nel suo mondo di personaggi attraverso sapienti descrizioni, tali da farti diventare uno di loro. A chi non è mai capitato di finire un libro e pensare “e dopo cosa succederà ancora”? “Mi mancheranno questi personaggi”. Insomma, quel senso di soddisfazione misto a malinconia che può assalire alla fine della lettura di un buon libro.
Come appena analizzato, le differenze e le sfumature tra scrivere e descrivere sono tante e dipendono da che punto di vista le si guarda. E voi, che ne pensate?