Come scrivere un testo per vendere senza rinunciare alla creatività
La creatività viene spesso denigrata in quanto rischia di rendere poco chiaro il messaggio da comunicare e trasformare il testo in un puro “diletto creativo”. In questo articolo vedremo come si può scrivere un testo per vendere senza rinunciare ad essere creativi.
Del resto se non si condisce la comunicazione con un pizzico di originalità, si rischia di non colpire l’attenzione degli utenti e non riuscire a convertirli in clienti.
Come scrivere per il web
Scrivere per il web significa rivedere tutte le regole che ci hanno insegnato a scuola, fatte di lunghe proposizioni e termini altisonanti.
I testi online, infatti, sono letti (per intero se tutto va bene) da utenti che scorrono in modo rapido le pagine e impiegano al massimo 9 secondi per distrarsi. Un web writer, inoltre, deve tenere in considerazione le leggi della SEO (Search Engine Optimization), quindi ragionare in termini di parole chiave, link interni ed esterni, struttura dell’articolo, ecc.
Nonostante queste indicazioni, spesso capita che gli articoli siano poco apprezzati, le sales letters risultino inefficaci e, di conseguenza, si registri un flop nelle vendite.
Cosa non funziona?
Essere o non essere creativi? Questo è il dilemma
Un errore comune è quello di puntare tutta l’attenzione sull’aspetto tecnico, sacrificando un ingrediente altrettanto importante: la creatività.
La scrittura creativa viene quasi messa al bando perché rischia, a detta dei suoi detrattori, di essere poco chiara e non catturare l’attenzione di un pubblico distratto come quello del web.
Privare un testo del tocco creativo, però, può portare alla produzione di contenuti sterili e impattare comunque in modo negativo sui risultati.
La verità, come sempre, sta nel mezzo.
Grazie ai recenti aggiornamenti dei suoi algoritmi, Google privilegia i risultati della Serp che hanno una coerenza semantica con le query di ricerca, con un occhio di riguardo ai contenuti e non soltanto alle keywords e agli altri elementi tecnici.
Sono ormai lontani i tempi in cui bastava adornare il testo qua e là con la keyword principale per scalare il ranking della Serp. Oggi, infatti, questa strategia (key stuffing) risulta penalizzante e porta ad un risultato diametralmente opposto.
D’altro canto, dando libero sfogo alla propria vena creativa, si rischia di esibirsi in inutili esercizi di stile, poco funzionali, che non rendono chiaro il messaggio da trasmettere.
Se ti stai chiedendo come trovare il giusto compromesso, la risposta è più semplice di quanto pensi.
Scrivere per vendere, tra metodo e sregolatezza
Un famoso concetto della semiotica distingue il lettore modello dal lettore empirico.
Il primo è, nella mente dell’autore, il lettore ideale: colui che sarà capace di comprendere il testo in tutte le sue sfaccettature.
Il secondo, invece, è la persona che effettivamente si confronta con le sue parole e non coincide necessariamente con il lettore modello.
Lo scrittore creativo è colui che si rivolge al lettore modello. Un bravo web writer, invece, si rivolge al lettore empirico, scegliendo il tono di voce e lo stile più adatti al suo target di riferimento.
Il passo successivo consiste nell’individuazione delle parole chiave e nell’ottimizzazione del testo in ottica SEO.
Del resto, come spiegato in questo articolo di Focus, anche le idee creative sono oggetto di un’analisi critica, per poterle applicare secondo un metodo razionale.
Per scrivere un testo per vendere, dunque, devi mixare bene tecnica e creatività, per assicurarti di essere trovato da utenti potenzialmente interessati, ma soprattutto carpire la loro attenzione una volta che sono atterrati sulla tua pagina web.
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