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Influencer marketing: la nuova frontiera della comunicazione

Influencer marketing: la nuova frontiera della comunicazione

Hai mai sentito parlare di influencer marketing? Partiamo dalla definizione del termine, strategie, mezzi e obiettivi.

Cos’è l’influencer marketing?

L‘influencer marketing è una nuova forma di marketing basata sul rapporto tra le “persone”.

I soggetti sono l’influencer e il consumatore. Prima di acquistare il prodotto, il consumatore è proiettato nello stile di vita e nell’utilizzo che ne fa il soggetto influente. Lo storytelling che si crea intorno a quel prodotto, vende.

I mezzi principali sono i social network e tutti i contenuti da loro pubblicati, quali foto, Instagram Stories, video.

Può essere definito il moderno passaparola.

L’industria del marketing di influenza è cresciuta molto velocemente negli ultimi anni e adesso il suo valore stimato a livello mondiale è 1.07 miliardi di dollari. In modo fluido, le aziende possono usufruire di un influencer per farsi conoscere o vendere prodotti, aumentare i follower e accaparrarsi nuove nicchie.

Gli influencer: dalla comunicazione politica a quella sui social network

Studi sociologici hanno dimostrato che i grandi comunicatori\oratori che parlano alle masse e hanno bisogno di grandi platee. I grandi della storia, politici e leader hanno utilizzato le piazze, gli influencer utilizzano i social.

La regina è Chiara Ferragni, la sua piazza è Instagram, i suoi sostenitori sono i follower.

Chiara nasce come fashion blogger, con il suo The Blonde Salad nel 2009. E’ stata la prima del suo campo ad apparire in una copertina di Vogue. Nel 2016 è diventata global ambassador di Pantene, poi testimonial Pomellato e Intimissimi. La cosa più importante è che il guadagno dell’imprenditrice digitale, dipende dai contenuti che pubblica.

Si dice che ogni 10 post guadagni 120 mila euro. Lei è solo la sesta nella classifica dei 10 Top Influencer di tutto il mondo. Al primo posto, invece, troviamo Huda Kattan che guadagnerebbe ben 18 mila dollari per ogni post che sponsorizza sul suo profilo ufficiale. Secondo posto,  Cameron Dallas con 17 mila dollari, mentre al terzo posto troviamo Jennifer Selter con 15 mila dollari.

chiara ferragni influencer

Influencer marketing: i soggetti

  • I macro influencer:  i più noti sono le web star, utenti che stanno facendo la loro fortuna tramite video su Youtube, post su Instagram o blog di un determinato argomento. Hanno molti followers e le aziende li scelgono per questo.
  • I micro influencer: a differenza dei grandi numeri in termini di like e interazioni dei macro, sono persone che si distinguono dalle altre per la loro abilità di emergere online grazie a contenuti accattivanti e autorevoli per la loro nicchia. Hanno un pubblico che si aggira tra le 5000 e le 10000 persone.
  • I nano influencer: utenti con un numero di followers variabile tra i 1.000 (ma anche meno) e i 10 mila. L’ultima frontiera a dell’influencer marketing a cui ricorrono le aziende.
  • Gli ambassador: sono i “portavoce della marca“.  Si tratta di professionisti molto ben informati riguardo alla marca che rappresentano, che ricoprono una posizione centrale all’interno di una rete sociale di fondamentale importanza per lo sviluppo del brand. Si avvalgono di strumenti di comunicazione sia online che offline.

Instagram: il mezzo dei mezzi

Instagram nasce nel 2010, viene acquistato da Facebook nel 2012. Nella sua carriera, il social si è affermato tantissimo. Gli utenti hanno creato una sorta di comunità. Il target principale è quello dei millenials.

Sono state apportate varie modifiche: siamo passati dalle stories alle igtv. Molti brand scelgono di sponsorizzare su Instagram e si affidano a personaggi influenti per pubblicare contenuti brandizzati. Sul contenuto pubblicato dal soggetto uscirà automaticamente “sponsorizzato da..”.

Attraverso le stories si può creare uno storytelling: si racconta una campagna pubblicitaria, un viaggio, un concerto.

Attraverso i contenuti pubblicati, gli influencer devono creare la propria community. Essa deve essere fidelizzata e consolidata nel tempo, i brand devono studiare questo rapporto e capire qual’è per loro il miglior soggetto da scegliere.

Come creare una strategia di influencer marketing

Oggi quasi tute le aziende investono in campagne di influencer marketing con ottimi risultati. C’è bisogno di una strategia ben studiata e a lungo termine.

La prima cosa da fare è definire gli obiettivi: in base alle risorse, al tempo e al budget. Prima di capire perché abbiamo bisogno degli influencer, è necessario definire il nostro target. Creare delle buyer personas per capire  a quali persone vogliamo rivolgerci può essere utile. Vogliamo vendere un prodotto nuovo a chi ci segue già o avvinarci ad una nuova nicchia?

  • Il budget è un altro elemento fondamentale. Gli influencer talvolta possono richiedere un budget elevato. Magari se sei all’inizio della tua attività prova con un nano influencer.
  • Le risorse: oltre agli influencer, ti serve qualcuno che ti aiuti a gestire la campagna, un fotografo, un copywriter e un grafico come minimo. Crea il tuo team compatto e comincia a progettare tutto insieme a loro, dovete essere coordinati.
  • Il tempo: una campagna del genere va pensata a lungo termine, spesso ci vogliono tra i 6 e i 12 mesi per vedere risultati. Ovviamente dipende sempre dai casi!

Le campagne di influencer marketing con più successo

 

campagna influencer samsung

Samsung e la cerimonia degli oscar

Una delle campagne di influencer marketing più nota e virale è quella della cerimonia degli Oscar del 2014. Ovviamente pochi sanno che il selfie più famoso della storia era parte della strategia di Samsung.

Durante il gala, la presentatrice Ellen DeGeneres ha fatto un selfie a cui hanno partecipato diversi volti famosi di Hollywood come Brad Pitt, Meryl Streep o Julia Roberts.

Il selfie è stato fatto con un Samsung Galaxy Note 3. Inoltre Ellen DeGeneres ha utilizzato Twitter per diffondere sul suo account l’istantanea che si è trasformata in un elemento virale. Di fatto in meno di 40 minuti ha ottenuto oltre un milione di retweets, diventando il selfie più ritweettato della storia. Obiettivo raggiunto con successo!

Daniel Wellington e il passa parola

daniel wellington strategies

Ciò che è nato come un’altra delle campagne di influencer marketing, con collaborazioni di volti conosciuti, è terminata per trasformarsi in un passa parola. E alla fine sono proprio gli utenti che fanno pubblicità al brand senza la necessità dei media tradizionali. In fin dei conti, le migliori campagne sono quelle che integrano tutta la tua community!

ASOS INSIDERS

Ogni influencer selezionato ha un account parallelo dedicato a “ASOS Insiders”. Sia su Instagram sia su Pinterest.

In questo modo gli influencers possono pubblicare i loro looks di ASOS senza ingannare l’audience. Ma anche senza dire che si tratta di una campagna pubblicitaria. Semplicemente tutto il contenuto è dedicato al brand in maniera poco aggressiva!

Michelle Hunziker e la Trussardi Lovy Bag

michelle hunziker e trussardi

Per il lancio della nuova borsa, Trussardi ha scelto una testimonial d’eccezione: Michelle Hunziker! La showgirl, che nel suo profilo Instagram si descrive come ‘good vibes Influencer’, è protagonista del fashion film diretto da Virgilio Villoresi. La Hunziker, col suo carattere ironico e allo stesso tempo deciso, impersona non solo l’essenza del prodotto Trussardi, ma anche le caratteristiche del target per cui questa borsa è stata pensata.

Con questa campagna il brand colpisce nel segno, mischiando le tecniche pubblicitarie più tradizionali (come il video) con forme più moderne.

Nel marketing 4.0 mettere il soggetto al centro delle campagne è una cosa naturale. Lanciare un tipo di comunicazione che va da soggetto (influencer) a soggetto (consumatore) può avere i suoi frutti e può essere molto stimolante per tutti!

 

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Barbara Petrano
Classe 1996, laureata in culture digitali e della comunicazione, innamorata della scrittura. Il mio motto è "Non smetto mai di lavorare e di riflettere: sono sempre in fermento" Salvador Dalì